• Pubblicata il
  • Autore: Principe
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Buttare sempre l'amo - Bari Trasgressiva

Questo titolo racchiude un po’ il mio pensiero, nella vita si deve sempre provare, con discrezione, e senza pretese, e quando non te lo aspetti qualche risultato arriva, qualche pesce abbocca.

Una di queste mattine, dopo un serio infortunio, dovendo riabilitare una gamba facendo delle lunghe camminate, decido di comprarmi delle scarpe tecniche, e proprio davanti a casa mia c’e' un negozio specializzato, che vende per lo piu’ a squadre sportive sia di calcio che di atletica.
Nei giorni precedenti quando ero a casa per la riabilitazione, notavo dalla finestra che la mattina dei camion scaricavano la merce che veniva sistemata da una donna, che poi ho rivisto passando davanti a questo negozio, una donna alta non piu’ di 1.60, minuta di fisico, ma che aveva una caratteristica, sempre vestita con delle gonne larghe che mettevano in risalto delle belle gambe, incredibile a dirsi per una donna di 1.60 ma vi assicuro che e’ cosi’.
Quella mattina entro nel negozio, chiedo se c’e’ nessuno, e dal retro arriva lei che si scusa, giustificandosi che la mattina la passa quasi sempre a mettere a posto il resto, sistemando la merce che arriva.

Le chiedo un paio di scarpe tecniche da camminaggio, magari un tipo economico, visto che i prezzi in vetrina non sono bassi.
Dopo qualche minuto di attesa vedo che arriva con in mani almeno otto scatole di scarpe.
-accipicchia, non volevo farle fare questo sforzo
-non si preoccupi, sono abituata a questo ed ad altro, piuttosto ho trovato dei modelli che sono vecchi qualche anno, scarpe fantastiche, per le quali le posso fare il prezzo che paghaimo noi, se le vanno bene.
-si, volentieri le provo, perche’ a me se sono di quest’anno o degli anni passati i modelli, non mi interessa per niente.
Ne provo due tre paia e con un tipo ci sto veramente comodo e sembrano fatte apposta per i miei piedi.
Cartellino 160 euro, me le mette 60 euro.
Accetto senza pensarci due volte, e mentre mi rimetto le mie scarpe, inziamo a
parlare del piu’ e del meno e del fatto che con il marito, che frequenta il negozio solo di pomeriggio, perche’ di mattina non capita nessuno, ha deciso di trovare un altro locale dove i camion possono scaricare sul retro, in quanto lei passa diverse ore alla mattina a portare la merce dal piazzale del negozio fino al retro, e dovendo a volte chiudere la porta e mettere il cartello torno subito per poi sistemare tutta la merce nel retro.

Nel frattempo siamo passati al tu e mentre lei si ricarica delle scatole di scarpe da riportare nel retro, mi viene da dirle
-piuttosto devo farti i complimenti, perche’ ti vedo spesso e sei sempre vestita in modo molto sexy, molto arrapante.
Sara’ stata la frase inaspettata, o chissa’ che’, le cascano le scatole di scarpe per terra.
Immediatamente mi chino ocn lei per raccogleirle, ed insieme a gattoni ci guardiamo, lei un po’ imbarazzata.
-lo dico sul serio, sei molto carina e sexy con queste gonnelline che indossi. - insisto
Lei mi guarda ancora, senza dire una parola, io con quattro scatole lei con altre, le dico che l’accompagno dietro per aiutarla a sistemare le scatole, poi allungo il percorso arrivo alla porta, la chiudo e giro la chiave e giro il catello appeso alla porta con il lato “torno subito” nel lato esterno, e vado verso il retro, lei sempre guardandomi, mi anticipa.
La seguo nel suo percorso e le passo le varie scatole da risistemare, per l’appunto l’ultima in alto, dove lei ha bisogno dello scaleo, e mentre scende, dopo averle visto per bene le gambe, mi metto dietro a lei e la fermo al primo gradino e inizio a toccarle le gambe, per poi salire fino la sedere per poi metterle una mano nella fica.
Con la bocca mi avvicino all gambe ed inzio a leccargliele, per poi salire verso il suo culetto, prendo le sue slip e glele abbasso e con la bocca le bacio le natiche poi la spingo un po’ in avanti per farle allargare le gambe e con la lingua raggiungo la sua fica, tutta bagnata ed inizio a leccargliela.
In tutta questa scena lei davanti a me che si volta a guardare i miei gesti, senza dire una parola, solo quando inizio a leccarle la fica sento i suoi si, si siiiii, siiiiiii.
Il mio dito indice entra dentro ed inizia un lavoro di perlustrazione, provocandole ancor piu’ piacere.
-aiuto, aiuto, sto per provare piacere
Allora le tolgo velocemente il dito e sbottondomi i pantaloni tiro fuori il mio attrezzo, lo prendo in mano e lo abbocco alla figa, un colpetto di reni e opla’ tutto dentro.
-siiiiiiiiiiiii
Con le mani le apro la camicetta e le stringo le tette, piccoline dopo avele abbassato il reggi, le stringo i capezzoli e nel frattempo la pompo da dietro.
Sara’ la cosa improvvisa, sara’ il suo mugoli, sara’ il suo
- non resisto io vengo, vengo, vengo
che anche io mi abbandono in una scizzata potente , un piacere inaspettato ma intenso e violento, sento sobbalzare la cappella forte dentro la sua figa
nel frattempo lei si abbandona in un orgasmo intensissimo e per godere di piu’ si aggrappa ad uno scaffale e si muove avanti e dietro.
Un orgasmo particolare, difficilmente provato cosi’ intensamente, come se fossimo stati due animali.
Rimaniamo cosi’ per un po’, io per godermi gli ultimi istanti di goduria, con le mani che le stringo le pur piccole tette.
Dopo ancora qualche minuto di abbandono, ci risistemiamo, io mi pulisco con fazzoletto di carta, mentre lei si avvia vero un gabinetto, e torna dopo un bel po’.
Ci guardiamo ancora senza dirci una parola, lei mi guarda intensamente, ma non dice niente, torniano nel negozio, riprendo la scatola con le scarpe e mi avvio verso la cassa a pagare.

Ci guardiamo ancora, senza dirci niente, esco e mi avvio verso casa.

E’ successo pochi giorni fa, non ho avuto modo di ritornarci, chissa’ che avverra’

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21/05/2011 20:05

Paolo

che vuol dire in italiano "camminaggio"? la tua, sembra più la descrizione di un desiderio che una storia vera....

20/05/2011 13:45

berlusconi

mi sa che tu vuoi buttare sempre l'ANO ... sei ricchione

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