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  • Autore: Fra7
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La psicologa - Bari Trasgressiva

Ciao a tutti, posto anche qui una storia VERA di qualche anno fa...perchè vedo che qui si hanno molti commenti...astenersi dementi
inizio

Ciao a tutti, vorrei solo raccontare un episodio del quale non ho mai parlato a nessuno, ma non ho capito se è un sito di fantasie e basta o cosa….alcuni racconti mi sembrano un po’ assurdi…
Comunque, era il 2002 e per sole poche volte in cui usai stupefacenti, mi ritrovai dapprima in una comunità semiresidenziale e dopo, con la necessaria autorizzazione dei genitori (furono loro d’altronde a volerlo contro la mia volontà) in una comunità residenziale nelle Marche. Allora POCHI anni e potei scegliere solo tra due comunità in quanto erano le sole che avevano un’assistenza anche per minori (nonostante cmq frequentavo insieme a tutti maggiori e io stessa dopo pochi mesi sono stata maggiorenne).
Ero molto bella, anzi lo sono…scusate la presunzione….cmq allora ero veramente un gioellino. Alta uno e 70 belle gambe, lunghi capelli in bellissime trecce, seno piccolo (ho una seconda anche oggi) ma bellissimo viso, corpo e soprattutto una pelle vellutata come solo a quell’età si puo’ avere.
Non ero vergine, avevo il ragazzo ed ero completamente etero…

in mezzo...
In comunità divenii ben presto la mascotte di tutti e in particolare della mia psicologa personale (ognuna ne seguiva 2 o 3). A distanza di anni credo sia stata la stessa psico terapia, fatto stà con il tempo cominciai a guardare Laura con un occhio diverso, lei aveva 32 anni, non era bellissima ma aveva tutto lo sharme meridionale…bassina, 1,63-65 anche lei con una belllissima pelle liscia, sempre con quelle minigonne larghissime e corte sopra la mezzacoscia, abbronzata e soprattutto con un sedere che io a sedici anni gli invidiavo.
Pian piano la guardavo sempre piu’ in modo diverso e avevo la sensazione che fossi corrisposta…ai gruppi si sedeva sempre di fronte a me e non potevo non guardarle le gambe che si accavallavano e si riaccavallavano….quello scorgere le sue mutandine mi faceva sentire una stretta allo stomaco. La sera, lei dormiva al piano degli psicologi e io sola al quello delle ragazze. Sola perché allora su 16 ero la sola femmina. Comunque sia, ogni volta che calava la sera ripensandoci, forse per paura della mia non completa eterosessualità, forse per altro, fatto sta’ che sminuivo quello che percepivo e vedevo…mi dicevo “ma va là…è che sei una depravata” e ridevo un po’ di me; fino a 10 gg dai miei ** anni. Un giorno infatti, lavorando nei campi della comunità mi ruppi il braccio sinistro cadendo da un albero di albicocche…di li’ cambio tutto…Io, mancina non ero quasi piu’ in grado di fare le cose piu’ basilari. Con il braccio ingessato a bloccare il gomito non riuscivo a lavarmi del tutto, ne a farmi le trecce ne a fare tante altre basilari cose, che solo chi ci è passato lo puo’ capire. Cosi’ un pomeriggio che era di turno, fu deciso che mi avrebbe aiutato qualche volta lei passando la sera e casomai ce ne fosse stato bisogno la mattina per vestirmi.


emozioni

A cena quasi non toccai cibo: mi tremavano le gambe dall’emozione, al solo pensarci.
Mi dilettai in mille fantasie, anche molto spinte….”appoggero’ un piede sulla panca dei panni sporchi, e tutta nuda gli diro’ di lavarmela”….”gli chiedero’ di sfilarmi le mutandine” e cosi’ via…sapendo benissimo che non ne avreil mai avuto il coraggio….ma non sapevo quanto poco coraggio avevo, e quanto queste cose sono piu’ difficili di quello che si pensa…
Vennero le 10.00 l’ora della ritirata e mi disse “aspetta 10 minuti che arrivo”…corsi in camera…pensai a quello che fare…spogliarmi potevo farlo da sola…ora mi prendeva la paura di fare una figura da cretina lesbica..cosi’ per mostrare che non volevo…insomma che era tutto “normale” mi tolsi le scarpe piede contro piede…riuscii a sfilarmi i pantaloni e mi tenni solo la maglietta e le mutandine.
Toc Toc…busso’. Ero totalmente terrorizzata. Apri’, entro’ con un sorriso a 32 denti..”allora? ah! Ma ti sei spogliata da sola! Brava! Che devi farti la doccia? Dai t’aiuto”. Io rimasi dapprima gelata, poi per prendere un comportamento del tutto naturale, mi levai dalla testa qualsiasi pesiero..Con il destro abbassai un lembo delle mutandine e come con i pantaloni, facendo gioco con le gambe le feci cadere. Addirittura provai a togliermi la maglietta, ma senza nemmeno accorgermene, me la trovai dietro che mi aiutava. Ora ero nuda e l’imbarazzo soverchiava totalmente qualsiasi voglia o fantasia…mi detti una dignità…”No Laura…ce la faccio…giusto un po’ la schiena e i capelli”…lei era tranquillissima e io ondeggiavo dal sentirmi una cretina, al sentirmi emozioni da brividi. Ma quest’ultime erano sempre meno…tutto si svolse abbastanza velocemente e “glacialmente” (almeno rispetto a quello che mi aspettavo)…mi insapono’ la schiena, passo’ le mani anche sul mio culetto, ma fu’ talmente quasi materna che la sentii del tutto normale anche io.
Fatta la doccia mi porse due ascigamani….mi detti un’ascigata e forse complice l’acqua fresca (era luglio) mi freddai ancora un po’. Uscita, mi aiuto a mettermi le mutandine. Tra una chiacchiera e l’altra si abbaso’ un poco, alzai un piede, l’altro e su, me le infilo’. Veloce e asettica. Questo pero’ mi scosse un po’..era inevitabile, al momento di aiutarmi con la maglietta mi accorsi che avevo due capezzoli come chiodi. Mi vergognai, arossii. Ma ero eccitata, mi erano rivenute tutte le fantasie e soprattutto quell’emozione, quella stretta allo stomaco enorme e che mi diceva una sola cosa “la voglio”. Ma ero paralizzata; avevo pochi anni ed ero forse, pensandoci a posteriori…imbranatella. Cmq per farmi le trecce si mise in piedi vicino al letto dove io, dapprima in ginocchio e poi pian piano allargando le gambe, stavo tipo “smorzacandela” con il cuscino sotto. Avrei voluto strofinarmici fino alla morte su quel cuscino, cosi’ mentre lei mi toccava i capelli….che desiderio..ma non succese nulla qualche battuta…e poi in 10 minuti capelli a posto ciao e buonanotte. Fu tutto meno che una buona notte. Mi masturbai per la prima volta in vita mia pensando ad una donna. Me la immaginavo che mi baciava scendendo ai miei seni, per poi arrivare sotto per farmi godere come mai prima…venni due volte quella notte…

Il giorno dopo, non cambio’ nulla…nella doccia non successe nulla di nuovo. All’uscita mi prese dal cassetto una maglietta ancora piu’ lunga, che mi copriva fino a mezza coscia…non mi mise nemmeno le mutandine all’inizio…presa la spazzola…poi forse ricordandosi..”Ah scusa le mutandine”..ma io impensierita che avesse scoperto la vergogna dei miei pensieri da ragazzina, rifiutai..”no, no non ti preoccupare ce la faccio…faccio io dopo”. Cosi’ ora mi perdevo anche l’unico momento bello: lei che si abbassava, le sue mani che scorrevano sulle mie giovanissime coscie, fin su, fino a sentire la sua forza trasmessa al filo delle mutandine che mi spingevano sulle labbra della mia figa. Con il cuscino che avevo preparato prima che entrasse, in verticale dinanzi a me, mi rimisi nella posizione “smorzacandela”, schiena a lei, gambe girate indietro a dargli le piante dei piedi. Lei in piedi a toccarmi i capelli…Adesso pero’ ero contro il cuscino senza piu’ le mutandine…”Mio dio…non ce la faccioooo piuuuuuu!!!!!”…avrei voluto gridare….sentivo i miei umori. O forse credevo di sentrli…”Mio dio e se ora macchio il cuscino?” “Ti prego fa che non succeda…ti prego ti prego tiprego..” Rimandai indietro totalmente l’orgasmo….il cuscino l’avevo bagnato ne ero sicura….”Mio dio…ma non è che ho inarcato la schiena?” mi ingobbii subito…ma subito mi raddrizzai per paura che mi fossi potuta spostare un po’ mostrandogli la macchia sul cuscino…mi rasserenai un po’ al pensiero che la maglietta era lunga sul culo..”Forse copre…”. Cmq fini’ e anche quella sera se ne ando’…

Continuo’ cosi’ per altre tre sere, dove le ultime due, mi arresi tanto alle mie paure, e all’evidenza dell’assenza di ogni qualsivoglia suo segnale, che non provavo quasi piu’ nulla…mi ero annullata pur di non fare figuracce…

finalmente


Arrivo’ il sabato (il venerdi non c’era nemmeno stata). Pensandoci a posteriori, qualcosa cambio’ da subito…nulla di che’ ma qualcosa cambio’. Sotto la doccia rimanemmo un po’ piu’ del solito. Passandomi all’ascella opposta al braccio ingessato, passo’, anche se velocemente anche sulla tetta corrispondende….dalla schiena indugio’ un po’ di piu’ sul mio culo…A posteriori pero’…perché allora ero totalmente fredda oramai…uscita, mi passo’ la solita magliettina lunga. Mi aiuto’ ma mentre mi avvicinavo al letto “del mio cuscino”, con la coda dell’occhio vidi che avvicinava una sedia al letto. Aveva i miei capelli gia in mano, quindi al mio movimento si tirarono un po’ e mi fece fermare..contemporeanamente al suo…”no aspetta”…in un attimo, in un microsecondo mi passo’ per la testa un pensiero ed un enorme senso di vergogna…”aveva capito che mi eccitavo?” Voleva impedire questo schifo…mi faceva sedere sulla sedia pechè aveva capito tutto…”Mio dio che vergogna”….Infatti, due secondi dopo sentito il rumore della sedia dietro di me, mi sentii tirare leggermente i capelli in giu’…”Vieni Fra’..siediti …” Fu’ un tutt’uno: la sua frase “e mica ci arrivo io eh!” e il sentire le sue coscie accostate tra loro, sotto la mia chiappa destra…Si….. era seduta…e io sopra lei..sopra le sue coscie vellutate!! Mi batteva il cuore, ma allo stesso tempo ero paralizzata…lei lavorava tranquillamente con i capelli e parlava….non saprei dire una parola di quello che diceva…ero invasa da emozioni indescrivibili..ero nuda sotto non sentivo un lembo di nulla tra la mia pelle e la sua….tremavo al pensiero di bagnarmi, ma non ebbi il tempo di avere ancora paura…con una semplicità incredibile, continuando a parlare come nulla fosse, sentii la sua gamba sinistra aprirsi, fino ad uscire da qualsiasi contatto con me…inevitabilmente, per forza di cose ilmi corpo si assesto’…la mia parte sinistra, la mia chiappa sinistra, senza piu’ nesun appoggio scivolo dalla parte opposta, fino a centrare la sua coscia destra tra le mie gambe….ora sentivo la mia figa a pieno conttatto con la sua gamba…sentii una sensazione di freddo quasi….che voleva dire una sola cosa….lei doveva per forza sentire la mia figa che andava a fuoco. Ero impietrita…balbettai., sussurai un “scusa…” lei come niente fosse…continuava a farmi le trecce e parlare…per un attimo provai a fare forza con i pedi..essendo piu’ alta..per alleggerire un po’…ma piu mi muovevo piu’ la sua coscia, l’osso della sua coscia, affondava nella mia figa. Non potevo contenere le sensazioni pero’…se da un lato la vergogna mi faceva fare tentativi di “svincolarmi” un po’, dall’altro ogni tanto facevo movimenti piccolissimi…infinitamente piccoli, tanto che forse era solo la mia immaginazione o il mio sangue che “ballava”, comunque movimenti rotatori, come mi stessi scopando la sua coscia. A distanza d’anni credo sa stata la mia immagninazione …Fino a che, un calore mi Sali’ improvviso fin su la nuca…e sentii piacere…immobile rimasi senza fiatare. Tutto inutile. L’orgasmo era li…lo scivolare della mia figa, come su una pista ghiacciata, verso il suo ginocchio, scivolare dovuto alla mia figa abbondantemente bagnata, non fece che peggiorare la situazione; quell’improvviso attrito, mi fece venire copiosamente e pur nel mio silenzio e immobilismo assoluto sentti addirittura un paio di goccie scivolare sulla mia coscia sinistra…passo’ solo qualche secondo, e lei che non si era mai fermata ne con i capelli ne con le parole aveva finito..mi alzai rossa come il fuoco imbarazzatissima nel vedere la chiazza enorme sulla sua coscia e la mia broda colatagli ai lati e soprattutto dietro il polpaccio fin sotto alla caviglia quasi…
Non dissi una parola, solo fatto un metro nel bagno le dissi con la voce rotta “grazie La’”…lei sempre come nulla…””niente ciao a domani”…
Ero sconvolta…eccitatissima….imbarazzata…cosa ero? Ero lesbica? E comunuqe me la immaginavo giu’, nella stanza delle psicologhe che raccontava e rideva di me….Sarebbe venuta il giorno dopo? Se veniva avrei fatto questo…e poi questo…ma la realtà e sempre molto piu’ difficile dei sogni…avevo POCHI anni, non sapevo gestrire la cosa…lei ne aveva 32, e sapeva bene cosa voleva e come arrivarci….me ne accorsi il giorno dopo…
Il sentire al telefono, il pomeriggio, mio padre, non so’ perché non fece altro che farmi essere ancora piu’ paralizzata la sera..quando entro’ nella stanza..
Nella doccia come nulla…meno che il giorno prima…pensai “ecco..sta qui proprio per professionalità”…faccio schifo…eppero’ perché allora mi aveva fatto sedere su di lei la stronza?
Lo sapeva che ero nuda sotto…e allora? Ora la odiavo…odiavo me…
In camera pero’ mi diede appena il tempo di darmi una asciugata veloce, senza nemeno aprire il cassetto delle magliette, prese la sedia, stavolta la vidi sedersi, e sempre tra una parola e un’altra (la mia voce sempre piu’ rotta) mi fece sedere…avevo il cuore a mille…no che dico..duemila battiti al minuto..doveva sentirlo il mio cuore…ero nuda; completamente nuda seduta sulle sue ginocchia…quel giorno apri’ quasi subito una delle due gambe verso l’esterno lasciandomene solo una dove “sedermi”; Ora avevo la certezza che anche lei lo voleva…non facevo schifo..non mi dovevo vergognare….stavolta non feci resistenza, allargai un poco le ginocchia, sentii le labbra della mia figa avvolgergli la parte superiore della sua coscia liscia…piantai le dita dei piedi per terra….alzai i talloni…e……inarcai la schiena…scoppiavo…stavolta si mi muovevo….piano ma mi muovevo…iniziai a muovermi per bene…bagnatissima scivolavo una bellezzapoi, uno strattone violento in basso ai miei capelli….mi schiaccio’ ancora di piu’ contro la sua gamba….le mie coscie si aprirono del tutto e sentii la fica spalancarsi….mi sentivo mancare…sentii le sue mani sui miei seni….e venni….mi fracicai io …bagnai anche lei…gemetti…a lei era colato tutto per la gamba….le sue mani scivolarono intorno al mio collo….sentii un bacio….in preda all’orgasmo sentii la sua mano destra sulla nuca….tolse la gamba…scivolai giu…con la testa addirittura piu’ in basso delle sue ginocchia…non me ne accorsi nemmeno tanto fu tutto cosi’ veloce. Ancora di schiena non vedevo, e non avevo visto, che le sue mutandine se le era abbassate al ginocchio… girai la testa di 90° e vidi le mutandine allargate dalle sue ginocchia dinanzi a me…altezza occhi. Mise i piedi sul materasso si fece scivolare un po’ sulla sedia mi spinse ancora un po’ la testa per farmi passare sotto l’elastico delle mutandine e senza capire mi trovai cosi’….incastrata tra le sue coscie…con dietro la nuca le mutandine che mi bloccavano e davanti…la sua figa…
Ma io non volevo questo! Avevo POCHI anni! Le mie fantasie erano su lei d’accordo…la sua pelle ..magari il soo seno, il suo calore…ma era lei che doveva toccarmi..lei che doveva farmi venire….La verità è che aveva 32 anni…io POCHI. Era ben piu’ scaltra di me a ripensarci oggi…ed io non sapevo, non potevo dire di no…per compiacerla mi ci buttai…e credo leccai anche bene…forse li per li mi piacque anche, non so…certo è, che lei era lesbica, totalmente lesbica credo, ma non di quelle che gli piace leccare…infatti dopo quella sera, avemmo per altri 17 giorni rapporti. Tutte le sere la stessa scenetta…godevo si, alla fine abbandonai tutte le remore…mi rodeva un po’…cmq mi dimenavo come una troietta in calore, ma alla fine chi leccava…ero sempre io; e c’è una bella differenza…tutto questo intesi…sempre quasi con distacco e senza una parola…gemiti e tutto il resto ma mai una parola..come venisse davvero in camera a fermi i capelli…ero allibita di questo….solo le ultime due sere, forse “annusando” un po’ di mia delusione, e comunque sempre dopo avermi fatto venire con la “scenetta” dei capelli (piaceva un casino anche a lei, talmente la eccitava che bagnava la sedia senza nemmeno toccarsi) prima di spingermi tra le sue gambe, quando ancora ero di spalle mi spinse sul letto, e messa a pecora mi scopo’ con un pisello di quelli che si allacciano dietro..una sera in figa e la seconda dietro…
Rimane comunuq l’esperienza piu’ bella della mia vita…è la prima volta che ne parlo con qualcuno…forse perché dopo quasi 10 anni sono un po’ di mesi che mi riviene in mente…rimase sempre distaccata; ogni tanto, quando mi prendeva dietro, mi parlava... “sei una bellissima zoccoletta” o qualcosa del genere…Fuori dalla stanza mai un'occhiata...gelo. cmq ne serbo un ricordo che è il piu’ eccitante della mia vita…
Mi piacerebbe leggere se a qualche ragazza è mai successa una storia con una donna…se ha mai avuto dubbi..

Ma vere pero’…

Ciao Francesca

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23/09/2011 11:20

piero

La storia è descritta in modo molto realistico, se non è vera è comunque vissuta nella fantasia e in attesa di realizzarla

22/09/2011 12:29

Brava,non so se è una soria vera quella che hai scritto, però l'hai fatto veramente bene, la sensazione è che tu l'abbia vissuta veramente ( soprattutto per i particolari psicologici) per cui falsa oppure no procura interesse e piacere... Resta la curiosità di sapere se dopo la prima esperienza bsx ne hai avute altre oppure ti sei fermata lì e continui a rivivere questa per un tuo piacere mentale..

22/09/2011 11:03

max lm

bella storia, si sente una certa liberazione da pregiudizzi quando la scrivi e nello stesso tempo il gusto di averlo fatto e la colpa di non aver osato di più. complimenti, spero che tu abbia avuto in seguito altre esperienze eapprofondito ancora il tuo piacere, un bacio max lm

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