TRANS EUROPE EXPRESS – 2^ puntata – Berlino (D) - Bari Trasgressiva

TRANS EUROPE EXPRESS – 2^ puntata – Berlino (D) - Bari Trasgressiva

Il committente italiano era ubriaco fradicio, mi ha dato una busta bella gonfia, il biglietto aereo per il ritorno e 50 euro in più per chiamare un taxi che lo riportasse dalla moglie. Era davvero ridotto male, allora ho messo il cappotto, preso la borsa, e l'ho aiutato a salire sulla macchina, ho spiegato l'indirizzo all'autista, gli ho detto di tenere il resto, ma di accompagnarlo fin dentro casa. Era notte fonda, faceva freddo e mi sentivo sveglia come un grillo. Prima di rientrare in hotel e salire in camera, ho acceso una sigaretta mentre guardavo la luna. Dopo qualche tirata, si è avvicinata una vecchia Mercedes con due tizi a bordo. Quello dalla mia parte ha abbassato il finestrino e, scambiandomi per una ragazza di strada, ha chiesto in tedesco quanto volevo. Stavo per mandarlo affanculo ma lui mi ha preceduto. In un attimo ha afferrato la mia borsa e il complice è sgommato via facendomi quasi cadere per terra. Io, avevo dimenticato l'ABC di tutte le puttane del mondo e mi ero fatta fregare da due scippatori tedeschi! Addosso avevo solo 60 euro e il cellulare, polizia neanche a parlarne, così ho telefonato all'imprenditore italiano per chiedergli aiuto, ma ha risposto un'infermiera d'ospedale, dicendo che era appena stato ricoverato per intossicazione alcolica. Cazzo! Ero da sola, a Berlino, con 60 euro in tasca, e meno male che l'hotel era già stato pagato e che mi avevano fotocopiato la carta d'identità. Mi sono fatta rilasciare un'altra fotocopia e ho pensato a cosa fare. Idea! Scendere in Italia facendo l'autostop. Per una super-figa come me, non sarebbe stato difficile trovare qualche passaggio, magari ricompensato da un bel pompino. Sfinita, ho dormito puntando la sveglia del telefonino a mezzogiorno. Speravo di agganciare qualche italiano durante il pranzo (per fortuna già pagato) in hotel. Alle 12 mi sono alzata con fatica. Doccia, valigia, intervista al portiere per sapere se c'erano italiani e via in sala ristorante. I compatrioti segnalati erano due: una anziana traduttrice di Vipiteno (BZ) e un tecnico riparatore di macchine industriali di Bergamo. CONTINUA

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